Nel contesto economico attuale, in cui le imprese sono chiamate a conciliare obiettivi di crescita e impegni ambientali e sociali, la sostenibilità rappresenta non solo una responsabilità etica ma una leva competitiva di crescente rilevanza. Tuttavia, nonostante la maggior parte delle aziende abbia ormai incluso la sostenibilità tra le proprie priorità strategiche, resta spesso poco chiaro come essa possa generare un reale vantaggio commerciale.
Viviamo nell’epoca in cui la tecnologia ci ha consegnato un potere enorme: con tre tap sullo smartphone possiamo investire in un fondo, comprare criptovalute o richiedere un prestito. Ma questo potere, se non è accompagnato dalla comprensione, diventa una trappola. La velocità con cui oggi possiamo agire nei mercati è inversamente proporzionale al tempo che dedichiamo a capire davvero ciò che stiamo facendo. Ecco perché l’educazione finanziaria non è più un tema di nicchia, ma un atto di autodifesa civile.
Nel contesto attuale, caratterizzato da mercati in rapida evoluzione e da una crescente complessità delle dinamiche commerciali, i tradizionali sistemi di incentivazione, basati su premi monetari e obiettivi quantitativi a breve termine, mostrano evidenti limiti. Le aziende che ambiscono alla Commercial Excellence dovrebbero adottare un approccio più ampio e integrato, capace di valorizzare anche le leve motivazionali non economiche, fondamentali per sostenere l’innovazione, la collaborazione interfunzionale e la costruzione di relazioni durature con i clienti.