TURISMO, FRAGILITA, EMERGENZE
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© 2020 | Data di Pubblicazione: 7 Settembre 2020
Il turismo nel nostro paese è un bene comune che vale un ottavo del prodotto interno lordo. Ma è un settore fragile, indifeso di fronte a emergenze che non avevamo messo in conto. L’overtourism trasforma le città d’arte in Disneyland strapiene…
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1 - Fragilità e nuova normalità
2 - Turismo sì, turismo no
3 - Che cosa c’entra il digitale
4 - Se la destinazione è sostenibile, l’overtourism si evita
5 - Airification, lato host
6 - Sistemi e tecnologie per la gestione dei flussi
7 - In pratica
Indice analitico
2 - Turismo sì, turismo no
3 - Che cosa c’entra il digitale
4 - Se la destinazione è sostenibile, l’overtourism si evita
5 - Airification, lato host
6 - Sistemi e tecnologie per la gestione dei flussi
7 - In pratica
Indice analitico
Il turismo nel nostro paese è un bene comune che vale un ottavo del prodotto interno lordo. Ma è un settore fragile, indifeso di fronte a emergenze che non avevamo messo in conto. L’overtourism trasforma le città d’arte in Disneyland strapiene, e affolla spiagge e alpeggi. Un’epidemia può bloccare il settore senza dirci da dove ricominciare. Va bene così?
Su vari aspetti si può intervenire. Di sfondo sta l’ibrido reale-digitale, con tecnologie che si impongono eppure ci aiutano. In primo piano ci sono gli abitanti delle destinazioni turistiche, incerti se sfruttare Airbnb o lamentarsi di identità perdute. Al centro restano i territori – i luoghi e le comunità – cioè i veri beni comuni.
Questo libro propone modelli di gestione adottabili, sistemi informativi programmabili e politiche amministrative praticabili. Le parole chiave? Resilienza e sostenibilità. Possono sembrare parole vuote, ma questo libro contribuisce a dar loro un significato da tradurre in strategie e azioni.
Su vari aspetti si può intervenire. Di sfondo sta l’ibrido reale-digitale, con tecnologie che si impongono eppure ci aiutano. In primo piano ci sono gli abitanti delle destinazioni turistiche, incerti se sfruttare Airbnb o lamentarsi di identità perdute. Al centro restano i territori – i luoghi e le comunità – cioè i veri beni comuni.
Questo libro propone modelli di gestione adottabili, sistemi informativi programmabili e politiche amministrative praticabili. Le parole chiave? Resilienza e sostenibilità. Possono sembrare parole vuote, ma questo libro contribuisce a dar loro un significato da tradurre in strategie e azioni.