L'USO DELLA FORZA
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9788838628290
© 2005 | Data di Pubblicazione: 1 Gennaio 2005
Si può usare la forza con chi è più debole? Scommetteremmo che la risposta - immediata - che viene spontanea sia agli esperti, psicologi, educatori e operatori sociali, sia alle altre persone, è: "certamente no! Poverino".In questo libro, invece,…
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Introduzione. Qual è il potere dell’empowerment
Parte I – Una promessa di metodo
1. Approcci antropologici e modelli di intervento sociale
2. Il sistema motivazionale della persona
3. Autostima, autoefficacia, responsabilità
Parte II – Disagio e potere personale
4. Diversi orientamenti per il trattamento del disagio
5. La psicologia di comunità e il superamento del paradigma della debolezza
6. Il self empowerment come modello applicativo dell’azione positiva
7. Potere e personalità
Parte III – Lineamenti di un metodo per lo sviluppo del potere della persona
8. Il trattamento del disagio: approcci a confronto
9. Il modello operativo del self empowerment nel disagio della persona
10. La progettazione dell’intervento di self empowerment e la sua realizzazione
11. Killer e de-killering
Parte IV – Strumenti di potere
12. Il counseling di empowerment, uno strumento di sviluppo individuale
13. L’orientamento, uno strumento di apertura di possibilità
14. L’autoritratto, uno strumento di conoscenza e azione sul sé possibile
15. Formazione al lavoro e apprendistato, uno strumento di adultità
16. Il gruppo generativo, uno strumento di sviluppo personale e relazionale
Conclusioni. Chi dà il potere all’empowerment?
Parte I – Una promessa di metodo
1. Approcci antropologici e modelli di intervento sociale
2. Il sistema motivazionale della persona
3. Autostima, autoefficacia, responsabilità
Parte II – Disagio e potere personale
4. Diversi orientamenti per il trattamento del disagio
5. La psicologia di comunità e il superamento del paradigma della debolezza
6. Il self empowerment come modello applicativo dell’azione positiva
7. Potere e personalità
Parte III – Lineamenti di un metodo per lo sviluppo del potere della persona
8. Il trattamento del disagio: approcci a confronto
9. Il modello operativo del self empowerment nel disagio della persona
10. La progettazione dell’intervento di self empowerment e la sua realizzazione
11. Killer e de-killering
Parte IV – Strumenti di potere
12. Il counseling di empowerment, uno strumento di sviluppo individuale
13. L’orientamento, uno strumento di apertura di possibilità
14. L’autoritratto, uno strumento di conoscenza e azione sul sé possibile
15. Formazione al lavoro e apprendistato, uno strumento di adultità
16. Il gruppo generativo, uno strumento di sviluppo personale e relazionale
Conclusioni. Chi dà il potere all’empowerment?
Si può usare la forza con chi è più debole? Scommetteremmo che la risposta - immediata - che viene spontanea sia agli esperti, psicologi, educatori e operatori sociali, sia alle altre persone, è: "certamente no! Poverino".
In questo libro, invece, si sostiene che non solo si può, ma - in qualche modo - si deve. L’operatore deve usare la forza, ma soprattutto deve confidare e sviluppare la forza dei propri clienti. Si tratta evidentemente di intendersi su cosa si intende per "forza". La forza di cui si tratta nel volume deriva dal sentimento di potere che le persone hanno, per usare un termine oggi assai diffuso, il loro empowerment. Non di un potere di sopraffazione, però, ma di un potere di autonomia che può trasformarsi in servizio. Di un potere forte ma pacato, non autoritario ma di potenziamento.
Si tratta della forza del costruire contrapposta alla sconfitta del distruggere. Di una forza legata ai concetti di libertà e responsabilità, di creatività e partecipazione.
Per molto tempo (e per molti versi ancora oggi) chi ha operato sul disagio lo ha fatto a partire da una concezione quasi di ineluttabilità, come se la persona in difficoltà fosse - per questo - definita dall’essere priva di risorse e possibilità. L’approccio dell’empowerment, al contrario, propone di partire da ciò che la persona già possiede, per svilupparlo. Aumentandone così le possibilità d’essere e d’agire.
L’autore raccoglie in questo volume l’esito di un decennio circa di esperienze di ricerca, formazione e intervento in ambito sociale ed educativo, operate nel nostro paese e all’estero, il cui filo rosso è sempre stato quello di un’ipotesi positiva circa le possibilità delle persone, della loro efficacia e responsabilità.
Nel libro si propone ai lettori sia una riflessione teorica del processo di sviluppo del sentimento di potere personale, sia un approccio metodologico e alcuni strumenti operativi per facilitarne la crescita in quelle persone che si trovano in una condizione di disagio psicosociale.
In questo libro, invece, si sostiene che non solo si può, ma - in qualche modo - si deve. L’operatore deve usare la forza, ma soprattutto deve confidare e sviluppare la forza dei propri clienti. Si tratta evidentemente di intendersi su cosa si intende per "forza". La forza di cui si tratta nel volume deriva dal sentimento di potere che le persone hanno, per usare un termine oggi assai diffuso, il loro empowerment. Non di un potere di sopraffazione, però, ma di un potere di autonomia che può trasformarsi in servizio. Di un potere forte ma pacato, non autoritario ma di potenziamento.
Si tratta della forza del costruire contrapposta alla sconfitta del distruggere. Di una forza legata ai concetti di libertà e responsabilità, di creatività e partecipazione.
Per molto tempo (e per molti versi ancora oggi) chi ha operato sul disagio lo ha fatto a partire da una concezione quasi di ineluttabilità, come se la persona in difficoltà fosse - per questo - definita dall’essere priva di risorse e possibilità. L’approccio dell’empowerment, al contrario, propone di partire da ciò che la persona già possiede, per svilupparlo. Aumentandone così le possibilità d’essere e d’agire.
L’autore raccoglie in questo volume l’esito di un decennio circa di esperienze di ricerca, formazione e intervento in ambito sociale ed educativo, operate nel nostro paese e all’estero, il cui filo rosso è sempre stato quello di un’ipotesi positiva circa le possibilità delle persone, della loro efficacia e responsabilità.
Nel libro si propone ai lettori sia una riflessione teorica del processo di sviluppo del sentimento di potere personale, sia un approccio metodologico e alcuni strumenti operativi per facilitarne la crescita in quelle persone che si trovano in una condizione di disagio psicosociale.