DIVENTARE NORMALI
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© 2016 | Data di Pubblicazione: 29 Settembre 2016
La devianza e il crimine sono condizioni «oggettive»? Perché si manifestano in maniera diversa nel tempo e nei vari contesti socio-culturali? Si tratta di meri «fatti» registrati al loro occorrere nelle varie fonti statistiche? Perché mai a ogn…
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Capitolo 1 La costruzione del crimine e della devianza
Capitolo 2 Creare i divieti e costruire i «problemi sociali»
Capitolo 3 Creare i devianti e i criminali. Categorizzazione, tipizzazione e attribuzione di status
Capitolo 4 Carriere, subculture e organizzazione sociale della devianza e del crimine
Capitolo 5 Negoziare, resistere e neutralizzare i divieti e lo stigma
Appendice
Capitolo 2 Creare i divieti e costruire i «problemi sociali»
Capitolo 3 Creare i devianti e i criminali. Categorizzazione, tipizzazione e attribuzione di status
Capitolo 4 Carriere, subculture e organizzazione sociale della devianza e del crimine
Capitolo 5 Negoziare, resistere e neutralizzare i divieti e lo stigma
Appendice
La devianza e il crimine sono condizioni «oggettive»? Perché si manifestano in maniera diversa nel tempo e nei vari contesti socio-culturali? Si tratta di meri «fatti» registrati al loro occorrere nelle varie fonti statistiche? Perché mai a ogni denuncia non segue necessariamente un arresto? Perché consideriamo minaccioso il «burquini» e non ci preoccupiamo più delle discariche abusive di rifiuti tossici? Perché si stigmatizza lo stupratore e, in taluni casi, si arriva ad ammirare il manager d'azienda corrotto? Devianti e «normali» sono così diversi tra loro? Devianti e criminali si nasce o si diventa? Siamo sicuri che alcuni non riuscirebbero mai a compiere un'azione deviante oppure siamo tutti potenzialmente devianti? Quali costi comporta diventare normali?
Il volume ha l'obiettivo di introdurre lo studio delle condotte devianti e criminali tenendo conto dei significati normativi che vengono attribuiti a comportamenti, atti e tratti specifici dai gruppi che detengono il «potere di definizione». Devianza e crimine sono analizzati come prodotto di più vaste arene definizionali che coinvolgono elementi individuali, situazionali e strutturali. Attraverso una ricognizione dei principali assunti e sviluppi microsociologici, il testo si profila come uno dei pochi lavori italiani di ricognizione e di valorizzazione della prospettiva interazionista simbolica (e di quelle affini) nello studio della devianza e del crimine.
All'interno di una trattazione interdisciplinare e multidimensionale che valorizza i processi intervenienti tra interpretazione soggettiva e vincoli strutturali, il volume si presenta come utile strumento per la ricerca e per la formazione nelle scienze socio-giuridiche, psico-sociali e criminologiche, per l'intervento sociale e per problematizzare una tra le realtà sociali maggiormente caratterizzate da ambiguità, stereotipi e complessità.
Il volume ha l'obiettivo di introdurre lo studio delle condotte devianti e criminali tenendo conto dei significati normativi che vengono attribuiti a comportamenti, atti e tratti specifici dai gruppi che detengono il «potere di definizione». Devianza e crimine sono analizzati come prodotto di più vaste arene definizionali che coinvolgono elementi individuali, situazionali e strutturali. Attraverso una ricognizione dei principali assunti e sviluppi microsociologici, il testo si profila come uno dei pochi lavori italiani di ricognizione e di valorizzazione della prospettiva interazionista simbolica (e di quelle affini) nello studio della devianza e del crimine.
All'interno di una trattazione interdisciplinare e multidimensionale che valorizza i processi intervenienti tra interpretazione soggettiva e vincoli strutturali, il volume si presenta come utile strumento per la ricerca e per la formazione nelle scienze socio-giuridiche, psico-sociali e criminologiche, per l'intervento sociale e per problematizzare una tra le realtà sociali maggiormente caratterizzate da ambiguità, stereotipi e complessità.